NYMPHOMANIAC di Lars von Trier (2013) Plateau orgasmico
Ci sono film che ti arrivano al cuore, film che ti arrivano al culo e film che non vanno da nessuna parte. Nymphomaniac si bea di una particolarità tutta sua: ti entra nel culo per arrivarti al cuore. Adottando riferimenti alti e meno alti (ma con coscienza di ciò), passando per combinazioni armoniche, Bach, Prusik, Mozart, le papere, i Rammstein, Poe, i Talking Heads e quant'altro, il film vive di una orchestrazione, di una narrazione pregnante, corposa, auto-ironica, divertente, congestionante, celeste e oserei dire apollinea nel suo non smarrirsi in altro. Ma prima di tutto, giustamente e in modo peloso, bisogna dire che la divisione in due capitoli poteva tranquillamente essere evitata in quanto fortemente invalidante; si può perciò parlare di coitus interruptus? E soprattutto nonché in special modo la questione censura; una questione che offre al povero spettatore un quadro macchiato, un'arte amputata. Or dunque nel cercare, sicuramente in modo inappropriato, di dire qua